CADAUTA |
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Sistema per la valorizzazione di
rifiuti plastici misti
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Il Revive System consiste in un sistema per la
valorizzazione degli scarti e rifiuti di materie plastiche eterogenee mediante
riciclo e ricavo di prodotti, con benefici ecologici e vantaggi economici. Consente di ridurre l’impatto ambientale, un
recupero energetico di materiali altrimenti dispersi e si rivela proficuo
sotto l’aspetto economico sociale. Permette di omogeneizzare scarti e rifiuti
plastici di diversa origine quali: PEHD, PELD, LLDPE, PP+A1, CP,PS antiurto,
PVC rigido, PVC flex, ABS,PMMA, PET, PUR, PA6, PA11, senza la necessità di
selezionare prima dei derivati polimeri, anche se mescolati con carta, foglie
di alluminio, polveri vegetali e minerali entro percentuali compatibili e
minima umidità e di ottenere un composto avente caratteristiche medie
rispetto a quelle dei componenti impiegati, comunque validi e che possono
essere adattate ai valori necessari all’impiego dei prodotti finali. L’impianto Rivive offre la possibilità di fornire
impianti di capacità variabile o ripetitivi in base alle necessità degli enti
smaltitori o produttori di scarti |
Scarti riutilizzabili
Gli scarti plastici utilizzabili
sono in media di tipo urbano e di tipo industriale e sono composti in media da:
65%
Polioolefine, film, pellicole, contenitori di HDPE, LDPE,PP; 10% Polivinilcloruri,
bottiglie, pellicole, contenitori, PVC rigido flessibile; 15% Polistireni, vassoi,
carcasse; 5% PET, bottiglie; 5% Altri
tipi. |
Tali scarti risultano
riciclabili senza necessità di lavaggio se le impurità sono contenute in basse
percentuali e se sono scevri da elementi estranei quali frammenti di ferro,
vetro, pietre e organici, ecc.
Come già indicato i
vari polimeri possono essere omogeneizzati senza selezione; il riciclo è però
condizionato ad una limitata percentuale di componenti in PVC misti con PET; è
possibile però con elevata percentuale di PVC mista con polioolefine.
Ovviamente per i
rifiuti urbani dovrà essere effettuata a monte una valida raccolta
differenziata ed in mancanza necessita una selezione degli scarti plastici
dagli altri componenti.
Gli scarti non devono
contenere umidità eccessiva, comunque non oltre il 5%.
I rifiuti plastici
industriali, provengono da scarti di lavorazione, da ritagli, da fuori norma,
da accoppiati, ecc.
Sono in genere
contaminati e di composizione costante rispetto alla tipologia dei polimeri.
Sono riciclabili senza
alcuna separazione.
La composizione di essi
è variabile rispetto ai polimeri.
PROCESSO
LE FASI PRINCIPALI DEL PROCESSO SONO:
Stato solido eterogeneo
Tale fase comporta il magazzinaggio
degli scarti al coperto suddivisi per tipologie e stato, convogliamento a
trituratore e mulino per la riduzione in pezzature di 5-8 mm, con preventiva
separazione di corpi metallici o pesanti, stoccaggio;
Stato solido uniforme
Tale fase comprende:
eventuale miscelazione, essiccazione e immissione;
Stato fuso e omogeneizzazione
In tale fase avviene
l’omogeneizzazione dei polimeri misti in camera e rotori speciali,
funzionamento a bassi gradienti di temperatura e di sollecitazione meccanica con
uscita da testa particolare;
Stato di rilassamento e prodotti
Si compone di tre linee
alternative o combinate:
linea 1: accumulo
alternato e compattazione di prodotti di forte spessore e di forma semplice
sotto pressa verticale;
linea 2: profilatura:
alimentazione continua e gabbia di rulli oppure estrusione di profili di varie
sezioni o lastre;
linea 3: granulazione
in cips per stampaggio, iniezione di prodotti vari anche di minimo spessore.